Venerdì 11 giugno nell’auditorium Ermanno Olmi di via Sora si è svolta la presentazione del progetto per il completamento del tratto bergamasco della ciclovia Monaco Milano. L’incontro è stato organizzato dalla Provincia in collaborazione con il Circolo culturale Valle Cavallina.
Tre Paesi, due lingue, tre culture e altrettante zone climatiche La mobilità lenta o “slow tourism”, risulta essere sempre più una scelta praticata e alternativa al turismo cosiddetto “di massa”, dei grandi eventi culturali, artistici o sportivi.
Un nuovo modo di viaggiare che si contrappone alla frenesia e allo stress della vita quotidiana. In Europa gli appassionati di cicloturismo dispongono di una rete lunga ben 45.000 km (EUROVELO), percorsi destinati a raddoppiare in pochi anni grazie ad una serie di progetti già finanziati ed in avanzata fase di esecuzione. Diciassette sono gli itinerari EUROVELO che attraversano il continente da Nord a Sud e da Ovest ad Est; tre di queste tratte – la via Romea-Francigena, da Londra a Roma (EV5), la via dell’Europa Centrale da Capo Nord a Malta (EV7) e il Percorso Mediterraneo da Tarifa ad Atene – percorrono il nostro Paese. L’Italia, dispone oggi di 2.341km di ciclovie già fruibili ma, grazie ai vari PUMS (Piani Urbani di Mobilità Sostenibile), sono già previsti ulteriori 2.626km di nuove piste ciclabili.
Il settore ha ancora ampi margini di crescita e, certamente, il finanziamento di alcuni progetti come la ciclovia Vento (Venezia-Torino), l’Acquedotto pugliese, la Tirrenica e la Trieste-Venezia, consentiranno la realizzazione di infrastrutture diffuse in grado di promuovere la mobilità “lenta” ed un turismo sostenibile.
NUMERI ECONOMICI
Il cicloturismo incide in Italia per circa 7,6 miliardi di euro all’anno ed è un segmento in forte crescita soprattutto nelle regioni del Centro-Nord (Fonte: Sole24ore 30 marzo 2019). In Europa, invece, il valore del cicloturismo è calcolato in 44 miliardi di euro, con Germania e Francia leader assoluti (Fonte: travelnonstop-Fiab, 2017). Le ciclovie ed il cicloturismo rappresentano sempre più un’opportunità di crescita culturale, sociale ed economica, soprattutto per quei territori spesso solo lambiti, ma per lo più dimenticati, dai grandi circuiti turistici.
BREVE PRESENTAZIONE DELLA CICLOVIA MONACO-MILANO
Nel dicembre 2018 il Circolo Culturale della Valle Cavallina ha presentato ad un convegno assai partecipato, la prima bozza di tracciato Bergamasco della ciclovia. All’iniziativa, erano presenti gli stakeholders maggiormente rappresentativi di tutti i territori attraversati dal progetto (dalle Provincie di Bolzano e Trento fino a Regione Lombardia e Comune di Milano). Il collegamento ciclabile Monaco-Milano è lungo circa 610km, dei quali 75km in territorio Orobico. La pista Bressanone-Bolzano-Lago di Caldaro è già percorribile su pista ciclabile, mentre il successivo tratto che passa dalla Mendola-Val di Non-Tonale-Val del Sole-Val Camonica fino al lago d’Iseo, è fruibile al 90% del suo tragitto. Il tratto Fiume Adda-Milano è tutto percorribile su ciclabile o sede protetta (NaviglioMartesana), fino al raggiungimento della centralissima piazza Duomo. Bressanone-Monaco. Una ciclovia di interesse internazionale, denominata Monaco-Venezia, è già attiva dal 2015 lungo un percorso ben delineato e tracciato, soprattutto in territorio tedesco, austriaco e nella Provincia di Bolzano. La Monaco-Milano, quindi, si innesterebbe a Bressanone (lontananza da Milano 350km circa) sull’asse cicloturistico già esistente, via Brennero e Innsbruck fino al capoluogo della Baviera.
IL TRATTO OROBICO (da Rogno a Fara Gera d’Adda)
Il tracciato Bergamasco dovrebbe essere di 75 km circa: 16,1km di tratti esistenti, 29,8km di percorsi in centri abitati da indicare con apposita segnaletica e 29,6km di piste da realizzare ex-novo.
La prima bozza di fattibilità di questo progetto di mobilità sostenibile, approvata dalla Provincia di Bergamo con Decreto del Presidente numero 42 dell’8 marzo 2021 per un importo complessivo di 11 milioni di euro, ha tenuto conto di diversi fattori:
- Sfruttamento vecchi percorsi storici;
- Fruibilità delle piste esistenti;
- Valorizzazione di centri storici, nr 7 siti di grande interesse storico (castelli e Palazzi) e turistico/ambientali (22 siti individuati, come ad esempio: Valle del Freddo, Parchi, laghi e fiumi);
- Intersezione con altre reti di mobilità (ferrovie, bus, aeroporto Orio).